A volte ritornano ma niente è come sembra. Pare che Mark abbia deciso di introdurre tra le Reaction il tasto “dislike” nelle conversazioni private, sempre più frequenti tramite Messenger. Un esperimento che coinvolge un numero limitato di utenti che potranno rispondere ad una discussione con le Reaction.

Perché scrivere parole in una conversazione quando tenendo premuto sul testo si può rispondere con una Reaction? Il tempo è prezioso, cerchiamo risposte immediate e complete, ed ecco che Mark introduce tra le Reaction anche il tasto dislike per esprimere rifiuto, disapprovazione, negazione con il famoso pollice all’ingiù.

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Fonte: Tech Crunch

E la Reaction dove la metto

Il tasto Dislike suscitò non poche polemiche quando Facebook dichiarò di volerlo introdurre accanto alle ormai comuni Reaction come il cuore e il wow, tanto che, per evitare disapprovazione nei confronti della piattaforma, scelse di chiudere l’idea nel cassetto. Mark, però, si è guardato intorno e ha pensato di sfruttare l’idea per agevolare le conversazioni private. Se le apprezzano su Slack di sicuro le utilizzeranno anche su Messenger.

Cerchiamo sempre nuove soluzioni per rendere Messenger più divertente e stimolante. Stiamo conducendo questo esperimento che permette agli utenti di esprimere meglio i propri sentimenti davanti ai messaggi” afferma Facebook.

Chi non vuole esprimere i propri sentimenti con una Reaction? Di sicuro un Dislike farà felice il mittente del messaggio. Ma cosa si vuole comunicare con il tasto Dislike?

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Fonte: Giphy.com

Cento sfumature di…dislike:

Con una traduzione letteraria il tasto Dislike introdotto su Messenger sta a significare: non mi piace. In realtà sarebbero molti di più i significati che possiamo attribuire, è una risposta che lascia libera interpretazione.

Proviamo ad immaginare una conversazione privata tra un ragazzo ed una ragazza. Tommaso scrive: Vogliamo vederci per cena questa sera? Alice: dislike. Se ad Alice è bastato un secondo per rispondere, a Tommaso non basterà un minuto per interpretare la Reaction (non mi piace), forse vuole dirmi: non posso, no grazie, no esco con le amiche, non ho voglia, no ho un altro impegno.

Ed è vero che si tratta di una disapprovazione ma siamo sicuri che basti una Reaction per rispondere ad un messaggio? Che sia una chat privata o di lavoro le Reaction forse non sempre sarebbero interpretate nel modo in cui sono state pensate e inviate.

Potrebbero innescarsi dei fraintendimenti che portano a chiudere la chat a favore di una conversazione a voce. Su whatsapp? Su Messenger? L’importante che arrivi il chiarimento, quindi meno Reaction e più parole.