Ormai la notizia è certa: fra poco avremo la possibilità di dare più evidenza ai nostri post cliccando sul tasto “Promuovi” su Facebook. Il celebre social network ha già iniziato a testare la nuova funzione negli Stati Uniti dove chiunque voglia dare maggiore visibilità ai suoi contenuti può, in cambio di 7 dollari, far sì che i propri post si piazzino in alto nella news feed dei suoi contatti.
Con questa nuova funzionalità potremo diffondere le nostre notizie ed essere certi che tutti i nostri contatti di Facebook le vedano, un mezzo che dovrebbe quindi rappresentare un’ottima risorsa per pubblicizzare i nostri contenuti, ma sarà davvero così?
Ammesso che qualcuno sia veramente disposto a pagare per accertarsi che tutti i suoi contatti vedano le ultime foto della sua vacanza estiva o il video del suo nuovo animale domestico, viene da porsi una domanda: una soluzione del genere non snaturerà Facebook come piattaforma di comunicazione sociale?
Cerco di spiegarmi: la news feed di Facebook si è basata finora su un meccanismo che definirei “virtuoso”, in quanto premia il valore di un post.
Grazie a un particolare algoritmo, il social network di Zuckerberg dà rilevanza ai post che producono commenti, “mi piace” e condivisioni. Tale sistema permette ai contenuti che creano interesse e discussione di rimanere in alto nel flusso di notizie, mentre quelli che non coinvolgono gli utenti sono destinati a scendere in coda fino a sparire definitivamente. Un metodo basato sul merito che viene pesantemente minacciato dalla nuova funzionalità “promuovi” su Facebook.
Un bel giorno, aprendo la nostra pagina di notizie, potremo dunque sorprenderci di trovarla intasata da contenuti poco interessanti, ma che si trovano lì, ben in evidenza, perché sono costati qualche euro a chi li ha postati.
Ma non è tutto qui: com’è risaputo dove la visibilità è assicurata trova il suo terreno fertile la pubblicità, la quale potrebbe inserirsi nella nostra news feed facendola somigliare sempre di più a un elenco di annunci commerciali.
Facebook sembra dunque sempre più orientato a diventare uno strumento pubblicitario, ma così non starà rinnegando se stesso?