Si dice che le correnti storiche, letterarie, artistiche e filosofiche si distinguono tra loro, con il passare degli anni, per l’essere sempre in netto ed aperto contrasto con quella che sostituiscono.

Da qualche anno a questa parte la stessa regola non scritta è riscontrabile anche nell’ambito della comunicazione ed, in particolare, nel campo della pubblicità.

La pubblicità aziendale è sempre stata imprescindibilmente legata alla società nella quale viene studiata e proposta al pubblico, per questo motivo, se la società, le ideologie, ed i modi di pensare cambiano, la pubblicità deve adattarsi di conseguenza ai nuovi gusti ed alle nuove tendenze del target a cui è rivolta.

Una case history di grande successo di pochissimi anni fa è stata quella di una nota Casa di cosmetici e prodotti per l’igiene personale.

In aperta e netta controtendenza con i modelli comunicativi della concorrenza, la quale diffondeva da decenni lo stesso messaggio di perfezione canonica (magrezza tendente all’anoressico, altezza da topmodel e bellezza stereotipata), ha presentato una serie di campagne rivoluzionarie, portando sui cartelloni per strada ed in tv non più La Bellezza di Donna !”preconfezionata”, ma una lunga serie di bellezze riconoscibili in tante donne distinte, varie e naturali.

Agli inizi questo tipo di comunicazione è stato shoccante per il pubblico, drogato come era di perfezione estetica rasente la falsità, poi le campagne pubblicitarie hanno registrato un apprezzamento senza precedenti. Cosa è successo? Un fenomeno che probabilmente il dipartimento marketing paventava ed attendeva: Il target ha semplicemente cominciato a riconoscersi nei nuovi modelli veicolati e allentare un po’ la corsa all’essere perfette a tutti i costi, celebrando così una nuova idea di bellezza. Proprio quella che poi, da quel momento ed ancora oggi, l’azienda in questione ha adottato come mission.

Questa strategia comunicativa è un perfetto esempio della versatilità dei modelli pubblicitari, potenzialità di cui troppo spesso le aziende si dimenticano o, peggio, temono, restando avvinghiati a vecchi modelli che in passato hanno riscontrato successo perchè profondamente legati alle epoche storiche in cui sono stati concepiti e proposti.

Niente è legge nel mondo del marketing e nella comunicazione, e un pizzico di incoscienza (che altro non è, osservandolo da vicino e con il senno di poi, che “coraggio creativo”), quando sembra che non ci si riesca a sfangarsi da un periodo stagnante di entrate che non incrementano, spesso è la chiave per una nuova ondata di successo.