I profili fake di Facebook sono sempre in agguato e non si fanno scrupoli quando si tratta di impostare campagne di Social Media Marketing non proprio trasparenti.
Non sono pochi infatti coloro che si avvalgono di false identità per targetizzare il pubblico e vendere i propri prodotti. Il procedimento è piuttosto semplice: creare delle finte pagine di personaggi famosi, invogliare gli utenti a mettere un bel “mi piace” e pubblicizzare poi i prodotti a seconda degli interessi che gli stessi utenti hanno manifestato.
In risposta ad atteggiamenti di questo tipo, Facebook ha avviato da un po’ di tempo una campagna di “de-anonimizzazione” mirata alla chiusura dei profili fake. Un ulteriore passo in questa direzione è stato poi compiuto qualche giorno fa, quando il celebre social network ha iniziato a chiedere agli utenti americani di denunciare i loro amici con falso nome.
Ad ascoltare i portavoce dell’azienda di Palo Alto la campagna sembra animata dalle migliori intenzioni: “Quando tutti usano il loro vero nome e cognome, l’utenza può sapere con chi sta davvero in contatto. Questo aiuta a mantenere la nostra comunità sicura”. Ma siamo davvero certi che con questo metodo di spionaggio da “Russia Sovietica” ci verrà garantita la sicurezza?
È forse dagli amici di cui conosciamo la falsa identità che dobbiamo guardarci? Se io fossi a conoscenza di un utente fake e lo ritenessi dannoso non lo avrei già eliminato dal cerchio delle mie amicizie virtuali? Insomma siamo sicuri che il principale intento di Zuckerberg sia quello di salvare noi poveri sprovveduti dai minacciosi profili fake di Facebook?
Pensiamo un attimo a cosa sarebbe la rete di Facebook se non ci fossero utenti anonimi: un database estremamente accurato da cui estrarre informazioni affidabili sugli interessi, i gusti e le tendenze delle persone (di tutte le persone!!). Una miniera d’oro per qualsiasi campagna di marketing. Che la vera ragione della caccia ai profili fake di Facebook sia proprio quella di sostituirsi a loro nell’attività di targetizzazione del pubblico?
Voi che ne pensate?