Bassotto è bello. Il Bassotto tira.
Da un po’ di tempo a questa parte questi simpatici e buffi cagnetti stanno spopolando negli spot e come testimonial prendendo il posto dei loro antesignani umani.
Dalla Coop, alle banche, tutto quello che si accorcia sembra essere ben rappresentato da questa razza canina.

Ma la domanda fondamentale è, al di là del fenomeno di costume, come mai un cosetto peloso, per molti neanche tanto bello, è stato scelto come punta di diamante per molte agenzie di pubblicità?

Cosa rende il bassotto diverso dagli altri cani?

Cosa fa concentrare sulla sua razza più di una strategia di comunicazione?
A prima vista, sembra quasi una risposta tutta italiana alla moda americana di un altro piccolo amico a quattro zampe.
Per tutta l’estate scorsa in effetti, siamo stati vittime in Italia di trend modaioli a quattro zampe grazie alla pubblicità portata avanti da un film: Beverly Hills Chiuahua, pellicola un po’ discutibile ma, non si capisce mai come, di grande successo, in cui una cagnetta, chiuahua per l’appunto, è stata la protagonista di mille avventure, partendo dalla superlussuosa villa americana, e da due cambi al giorno, vestendo griffe che farebbero invidia a qualunque super attrice.

Ed ecco che nel BelPaese, meno elegante e fine forse, ma sicuramente più “rustico” e forte, il bassotto è stato scelto per promuovere tagli e super offerte convenienti, o rate rimpicciolite, per far rifiorire la finanza e l’economia dei cittadini dopo un periodo che proprio rosa non era.
Un po’ come pensare alle spalle larghe ed il visetto buffo, che riescono a far nascere un sorriso di tenerezza in chi li osserva, e nello stesso tempo ispirano fiducia ed ottimismo.
Stessa fiducia ed ottimismo su cui punta anche una delle inviate del popolare programma televisivo di informazione satirica, dove, con tanto di impermeabilino giallo canarino, il fido cagnetto, ovviamente bassotto doc, segue la giornalista nelle sue peripezie in quel della Sicilia.

Insomma, la conclusione di questa incursione sui perché del bassotto per il marketing e la promozione la chiudo così, con le parole di una allevatrice che, guarda caso, prima era una nota addetta stampa in una ancora più nota agenzia di pubblicità a Milano, capitale dello spot che colpisce: «Perché i bassotti? Perché sono potenza e amore. Sono piccolini, ma hanno una straordinaria forza di carattere».

Quella forza di carattere che contraddistingue, tra gli altri, il popolo italiano e la sua caparbia con il sorriso sulle labbra.