Vietato fumare. Quante volte avrete visto questo cartello nei locali pubblici? Tantissime. Ma raramente, o forse mai, avrete visto un cartello come questo:
“Per proteggere la qualità del nostro caffè, ti chiediamo di non fumare”
Avrete fatto caso al fatto che quando viene imposto un divieto, di solito la domanda che viene spontanea farsi è “Perché?”. Bene, quando questa domanda non ha una risposta “positiva”, a volte la richiesta può venire ignorata o risultare fastidiosa, perché, parliamoci chiaro, divieti e imposizioni non sono mai visti di buon grado.
I responsabili marketing dello Starbucks ne sono coscienti e così hanno pensato di formulare il divieto in modo che diventasse un impulso positivo, trasformandolo così in un vantaggio per il cliente. Notiamo inoltre come avviene la comunicazione, in cui viene usata la formula “ti chiediamo di non fumare”, ben diversa dal categorico “vietato fumare”.
Questa strategia di marketing viene definita reframing, cioè ricontestualizzazione, ovvero la capacità di fornire una chiave di lettura alternativa a quella di primo acchito. Questa tecnica applicata al marketing o al web marketing fornisce una motivazione all’utente ad effettuare un’azione qualsiasi, che può essere un acquisto, una registrazione ad un sito web o ad un forum, o qualunque cosa comporti una conversione come risultato di una risposta alla call-to-action.
Inoltre, dare una spinta persuasiva alla propria comunicazione, permette un notevole risparmio di tempo e di energie, in quanto un messaggio breve ben formulato, viene assorbito molto meglio e più rapidamente e non richiede all’utente troppo tempo per comprendere l’informazione principale.