Se per noi che operiamo costantemente nel mondo del Web è spesso complicato comprendere Google e le sue scelte, non ci si può sorprendere che dall’esterno si abbia un giudizio molto particolare del motore di ricerca.

Da poco mi ha contattato un cliente che gestisce un ristorante a Firenze, chiedendomi di posizionare il suo sito nei primi posti.

Gli ho spiegato che essere primi nei motori di ricerca non ha senso se dietro non c’è un buon progetto web, studiato appositamente per aumentare il tasso di conversione.

Tutto inutile, lui vuole essere primo e basta. Davanti a tanta insistenza prendo atto della situazione e mi metto all’opera cercando di dare maggiore visibilità per la parola chiave “ristorante Firenze”.

Un ottimo risultato viste le premesse, ma per il cliente non è ancora abbastanza.

Tanto che, dopo l’ennesimo incontro in cui gli spiego quanto sia importante fare un progetto web ben definito per ottenere risultati, arriva ad una conclusione tutta sua:
“Google inganna la gente, non ne capisce niente di ristorazione, altrimenti non si spiegherebbe che quel ristorante davanti al mio, più giovane e che fa giornalmente meno coperti di me, risulta primo nei risultati di ricerca e io no.”

Bene! Caro cliente hai proprio capito tutto, un’ottima analisi della situazione direi.

A questo punto l’unico consiglio che ti posso dare è di invitare Google a pranzo e di conquistarlo con il tuo migliore menu.