Le amicizie vere sono poche, e questa è una cosa che sappiamo tutti dall’infanzia. Ma cosa succede quando trasportiamo questa massima sul social network?

Facebook death

Secondo uno studio condotto dall’istituto Annenberg Program di Washington il tasso di cancellazioni degli amici da parte degli utenti di Facebook è salito dal 56 al 63%, un salto di ben 7 punti solo negli ultimi due anni. Se il trend rimanesse tale, i conti sono presto fatti: entro il 2021 il Facebook che conosciamo oggi non ci sarebbe più, trasformandosi in una sorta di deserto stile Second Life, per chi l’ha mai sentito nominare.

Tradotto in numeri, il risultato della ricerca è ancora più allarmante per l’azienda di Palo Alto, in quanto si parla di mezzo miliardo di cancellazioni di utenti da parte dei rispettivi net friends, solo nel 2011. Tenendo presente che il business di Facebook è legato principalmente agli annunci contestuali basati sui gusti degli utenti e definiti dalle condivisioni e dai like, questa notizia è come una spada di Damocle pendente sulla testa di Zuckerberg.

La ragione di questa morìa di amicizie, sembra sia da ricercare nell’età media degli utenti correlata alla data di iscrizione al social network. In altre parole, gli utenti di Facebook stanno “invecchiando” e iniziano a definire delle priorità quali la privacy  e la vita lavorativa, allontanandosi inesorabilmente dal social network.

Del resto non è una novità: è successo per IRC, con C6, con Windows Live e poi per le prime community come MySpace.

Sul web, a quanto pare, il concetto di tempo è veramente relativo.