Una delle cose positive del Marketing è la possibilità di creare ed applicare nuove tecniche in più ambiti contemporaneamente ed in poco tempo, riuscendo a verificarne subito l’efficacia. Cosa succede applicando questi principi al commercio tradizionale?
Dopo il Natale siamo 60 volte più buoni. Nell’immagine qui sopra c’è un esempio di tecniche Marketing applicate al commercio tradizionale. Si intuisce facilmente che il numero rappresenta in realtà una percentuale di sconto, e il fatto che non appaia il simbolo percentile accanto al numero, si spiega col fatto che il Comune in cui è presente il negozio, ha vietato di fare sconti prima del periodo ufficiale dei saldi. Questo franchising ha aggirato la norma togliendo un simbolo (%) e aggiungendo una frase tipicamente “natalizia” adattata scaltramente al fine commerciale.
Il messaggio è arrivato a destinazione, decretando l’aumento dei clienti e ha aggirato, tecnicamente parlando, l’ordinanza comunale.
Si potrebbe dire “fatta la legge, trovato l’inganno”, ma si potrebbe anche dire che “in amore e in guerra tutto è lecito”, e la guerra contro la crisi si inasprisce sempre di più, e vedere un cartello del genere può facilmente far spuntare un sorriso di compiacimento.
Un numero, insomma, niente di trascendentale. Ed è bastato solo quello per attirare la clientela verso il negozio. Il messaggio non del tutto chiaro, tende a generare un maggior periodo di attenzione, tendendo a passare meno inosservato rispetto al solito “Sconti del 60%”.
Teoricamente, sarebbe bastato anche solo un “60”, scritto con un pennarello su un cartoncino ad ottenere lo stesso effetto, se non addirittura maggiore.
Un po’ come la “pubblicità in due tempi” di cui si avvalse Sky tv, quando nel 2003 in tutte le città italiane campeggiavano dei cartelloni a fondo azzurro con delle nuvole con la scritta “Immagina che…”.
Ciò che è inusuale o apparentemente insensato, genera curiosità. Se la pubblicità è l’anima del commercio, si potrebbe dire che la curiosità ne è il suo midollo spinale.