Quante volte passano in tv spot di ogni genere sugli incidenti stradali, si mostrano scontri violenti, improvvisi, che colpiscono indistintamente tutti, uomini, donne, bambini, anziani.
Si condanna l’alcol, l’uso del telefonino, colpi di sonno, momenti di disattenzione che possono rovinare per sempre l’esistenza.

Campagne fatte con lo scopo di convincere la gente, soprattutto i giovani, a non rischiare la propria vita ne quella degli altri.
Eppure le vittime di incidenti non accennano a diminuire e le notizie di tragedie accorse sulle strade sono all’ordine del giorno.

C’è chi ha pensato bene di andare oltre i semplici spot televisivi cercando un altro modo di comunicare, uno più diretto, che spingesse a riflettere, a pensare.

In Brasile, per la giornata in ricordo delle vittime sulla strada, è stato allestito un TIR normalmente utilizzato per portare macchine, caricato invece di sedie a rotelle.

Un’ immagine forte senza mezze misure ma immediata e chiara, con solo una frase laconica che identifica le sedie a rotelle come il futuro mezzo di trasporto per chi si ostina a guidare in stato di ebbrezza.

Una comunicazione attiva che genera emozioni, coinvolge, permette di entrare nell’intimo di ognuno di noi. È la nostra mente a fare le associazioni, non ci vengono imposte, le cerchiamo e le fissiamo nel nostro inconscio.

Un esempio di come spesso il modo migliore di comunicare sia usare la semplicità.

Certo si può discutere sino a che punto sia lecito spingersi per raggiungere i propri scopi, ci sarà sicuramente chi storcerà il naso, chi lo riterrà di cattivo gusto, eppure il messaggio è arrivato e si è fissato nella mente con un’immagine chiara e indelebile.