Quanto tempo perdi a creare contenuti per il tuo blog o sito che siano di qualità come Google comanda? Bene: per l’aumento delle condivisioni social questo è superfluo sai perché?

Molto semplice: sui social si tende a condividere senza leggere la notizia, e questo non lo dico io, ma una ricerca della Columbia University dell’Institut de France.

Sappi che su Twitter più del 50% delle notizie postate e condivise non vengono neanche aperte!

I social come fonte d’informazione

Anche se può sembrare una curiosità superficiale di quelle che si soddisfano leggendo un giornale in compagnia di un cappuccino la mattina, scoprire questo dovrebbe farti riflettere.

I social stanno diventando importanti strumenti di diffusione di notizie soprattutto tra ragazzi molto giovani tra i 18 e i 24 anni. Il che vuol dire che si possono modellare le opinioni di questi ragazzi condividendo un post piuttosto che un altro.

Se non si legge un articolo fino in fondo, un titolo può portare alla formazione di un’idea piuttosto di un’altra.

Non ti sembra decisamente pericoloso?

Nel momento in cui condividi un post sui social stai probabilmente stimolando lo sviluppo di una specifica idea e determinando la tua popolarità in modo totalmente diverso da quello che pensi.

Nuovi canoni di popolarità sui social

A questo punto allora devi porti una domanda: quanto sei realmente popolare sui social?

Forse dovresti ricalcolare questo elemento: se le persone sono veloci a condividere e sorvolano la lettura di un post l’informazione condivisa è su un titolo ed un sommario e non sul contenuto che hai proposto.

Ecco allora che i like e le condivisioni non sono più un elemento che può quantificare la popolarità del tuo contenuto e del messaggio che vorresti convogliare.

Non ti sembra un elemento da considerare nella tua strategia di comunicazione?