Oggi voglio raccontarvi una storia. Per farlo dobbiamo spostarci in America, non occorre atterrare, restiamo in quota. Infatti protagonista della nostra storia è Taylor Tippett, assistente di volo della compagnia American Airlines. Se ti stai chiedendo: perché la storia di una hostess dovrebbe essere così interessante da un punto di vista di comunicazione? Pazienta e te lo spiego.
Innanzitutto non c’entra nulla il modo di vedere una hostess nell’immaginario collettivo maschile, al contrario la giovane Tippett ha voluto far fede a se stessa e portare avanti la sua visione della vita sfruttando la propria professione.
E l’ha fatto nel modo più semplice del mondo: comunicando!
Per più di un anno, infatti, ha disseminato segretamente gli aerei su cui viaggiava per lavoro di bigliettini. Post-it attaccati con del nastro adesivo sui vetri dei finestrini, o nascosti tra le istruzioni di sicurezza nella speranza che qualcuno li trovasse e li leggesse. Cosa c’era scritto su quei foglietti? Niente di più semplice e diretto: parole di speranza, di incoraggiamento , che incalzano il prossimo ad amare se stesso e gli altri, a sentirsi libero, a viaggiare per il piacere di farlo, a sorridere alla vita iniziando da chi si ha a fianco. L’idea è piaciuta così tanto ai passeggeri che è diventata virale. I viaggiatori, infatti, hanno imitato la hostess portando a centinaia il numero dei messaggi in volo.
Ovviamente la Tippett appartiene al ventunesimo secolo, così ha lanciato su Instagram, con l’immagine del suo primo biglietto sul finestrino, l’hashtag #wordsfromthewindowset (parole dal posto finestrino). Inutile dirlo, anche l’hashtag è diventato virale e la ragazza ha aperto un blog a mo’ di raccolta dei messaggi in alta quota.
Tutto ciò per dire che cosa?
Che possiamo prendere come esempio questa storia per capire una cosa importante: qualsiasi lavoro tu faccia, qualsiasi ruolo tu ricopra, puoi sempre trovare il modo di fare ciò che ti rappresenta, esprimere le tue idee ed essere originale. Basta solo saper comunicare. Basta solo un foglio e una penna. Basta solo avere il coraggio di farlo.
E tu? Hai il coraggio di essere te stesso? Hai il coraggio di dire ciò che pensi?