Se Twitter sembrava essere il mezzo di comunicazione più usato da sportivi, celebrità della musica, del cinema o dello spettacolo; oggi abbiamo capito che l”uccellino è “entrato” anche in politica. Non si tratta di un nuovo partito come quello di “Grillo”, nè che gli animali hanno deciso di scendere in politica, visto che ormai il panorama nazionale di chi ci governa è una sorta di grande circo.

Stiamo parlando del primo caso in Italia di informazione convenzionale che supera di gran lunga quella con convenzionale che si può trovare nei social network.

L”episodio è quello che ha visto il leader politico Pierferdinando Casini, annunciare la decisione di riformare il suo schieramento politico, denominato Terzo Polo, dopo il responso delle urne delle ultime elezioni amministrative.

Casini, questa volta, non ha usato il classico comunicato stampa diramato poi dalle agenzie; ma si è servito di un tweet, sfruttando i 55 mila followers presenti sul suo contatto. Le testuali parola del leader politico sono state: “Il Terzopolo è stato importante per chiudere la stagione.

Berlusconi, non è in grado di rappresentare cambiamento e novità”. La scelta di usare Twitter è stata sicuramente una mossa imprevedibile, ma concordata a tavolino; mentre la dichiarazione è stata fatta dopo aver avuto uno scambio di vedute con tutti gli alleati politici.

L”ex Presidente della Camera, poi, ci ha preso gusto e dopo qualche ora ha bissato il primo messaggio con un secondo tweet un pò polemico dove esprime il suo pensiero sul servizio pubblico dichiarando: “Stasera ho capito che Floris segue Twitter e non ascolta i Tg Rai. Della serie: declino del servizio pubblico!”.

Concordo con il pensiero di Casini sul declino del servizio pubblico, ma sarebbe più giusto dire che si tratta della normale evoluzione della comunicazione. Un pò come dire: il nuovo che avanza. Una cosa che purtroppo in politica non avviene più da moltissimi anni, visto che la classe dirigente ormai mostra sempre le stesse facce.