caso-cocoricoUna premessa doverosa: non voglio entrare nel merito del problema dell’assunzione di droghe, dello sballo giovanile, di situazioni familiari difficili. Voglio soltanto farvi una domanda. Siamo sicuri che imporre la chiusura di un locale, a seguito della morte per overdose di un ragazzo, sia la soluzione giusta al problema?

Vi spiego perché, secondo me, la risposta è: no!

Il clamore che ha suscitato questo provvedimento è assolutamente legittimo. Nessuno contesta la preoccupazione della gente di fronte al dilagare delle morti giovanili per assunzione di sostanze stupefacenti.

Quello che non convince è la misura adottata per combattere il fenomeno.

Un esempio

Il principio adottato è: muore un ragazzo all’interno di un locale allora facciamo chiudere quel locale che lo ha permesso. Quindi, se ciò funzionasse, dovremmo adottare lo stesso metro ad altre situazioni: muore un uomo in un incidente sull’autostrada allora chiudiamo quel tratto di autostrada. Quale sarebbe il risultato? Che la gente sostituisce quel tratto di strada con un altro.

Ecco perché questa non è la soluzione. Chiuso un locale gli spacciatori ne useranno un altro e i ragazzi continueranno a prendere ciò che vogliono da un’altra parte.

Quali implicazioni?

L’unica conseguenza di questo provvedimento sarà lasciare 200 persone senza lavoro per almeno quattro mesi, e forse il fallimento stesso del locale. In questo periodo, in Italia, non si potrebbe commettere sbaglio più grande. Ma perché lo stesso pugno di ferro non viene applicato alle risse ed alle morti negli stadi o causate dal sistema calcio?

Forse perché in quel caso sono le multinazionali, le televisioni e le grandi società ad avere interessi a mantenere lo status quo delle cose?

Lo Stato, invece che meri interessi economici, non dovrebbe avere più a cuore la salute dei suoi giovani? Dove sono le politiche giovanili, l’informazione sull’assunzione consapevole di alcol e droghe? Continuiamo con l’ipocrisia italiana e il risultato sarà la crescita esponenziale di ragazzi lasciati da soli.

La ciliegina sulla torta

Un’ultima considerazione: la sanzione della questura di Rimini scaturisce come applicazione del Decreto Regio del 1931. Non c’è che dire, noi italiani siamo sempre all’avanguardia!

Voi non credete? Ditemi pure se sbaglio!