In un post precedente abbiamo analizzato alcuni aspetti legati alla conversione degli utenti sul nostro sito. In questo articolo vedremo in cosa consiste l’ottimizzazione del tasso di conversione (CRO) per i siti web.
Il CRO è il processo di aumento incrementale delle conversioni online (ad esempio, ordini, registrazioni, iscirizioni), e avviene ottimizzando e testando il sito web per quanto concerne il design, il contenuto, e l’esperienza dell’utente. In questo modo si possono ridurre significativamente i costi di acquisizione clienti, fornendo risultati di business misurabili, risparmiando tempo, denaro e soprattutto mal di testa.
La recente espansione del set degli strumenti CRO rende l’operazione più facile che mai. La maggior parte aziende fanno questa ottimizzazione utilizzando il più delle volte Google Analytics, ed è importante per essere sicuro che le analisi siano aggiornate e precise. Le analisi servono per identificare i punti deboli del sito web come ad esempio le pagine che causano l’abbandono degli utenti per problemi legati all’usabilità.
Migliorie quali la modifica ad un titolo o alla dimensione dello spazio della pagina che richiama alla call to action. sono esempi di correzioni adatte allo scopo di aumentare il CRO, come potrebbe esserlo anche l’eliminazione di elementi grafici (o di contenuti non rilevanti!) che distraggono l’utente dall’azione vera e propria. A volte un punto di vista esterno può aiutare ad avere migliori indicazioni, e attualmente ci sono anche degli strumenti online che possono agevolare il compito.
Prima di liberarsi della vecchia pagina ed eseguire la nuova, sarà opportuno utilizzare uno split-test come strumento per ottimizzare il sito web utilizzando ad esempio Google Website Optimizer per verificare i risultati.
Una buona ottimizzazione che agevoli il tasso di conversione è importante quanto tutte le strategie SEO attualmente concepite affinchè il vostro sito web non resti solo un luogo di passaggio.