Anche Cuba entra nella lista dei paesi serviti dal sito Airbnb per l’affitto di appartamenti ai turisti.

In realtà il portale di ricerca appartamenti era già sbarcato a Cuba nel 2014, anche se con una utenza ristretta. Oggi invece Airbnb ha annunciato che, a partire dal 2 aprile, il servizio sarà aperto a tutti.

Se a questo aggiungiamo che anche la catena di hotel Starwood è riuscita ad avere la gestione di tre alberghi a Cuba, è facile capire l’epocale cambiamento del turismo a Cuba.

Anche Cuba si avvia sul mercato del turismo di massa fatto di super catene alberghiere standardizzate pronte a risucchiare turisti e a monopolizzare il mercato?

Se ti è capitato di andare a Cuba sai perfettamente come funziona, o almeno come ha funzionato fino ad ora: hotel gestiti dal governo con servizi di scarsa qualità, ma anche particolari e accoglienti Case Particular…la versione cubana del B&B nostrano.

Noi turisti ben poco rimpiangeremo gli hotel costosi e con servizi scadenti, ma le altre piccole realtà che si reggevano sul turismo?

Molto semplice: le troveremo su Airbnb anche loro in versione molto più “social”. Realmente quanto farà bene alla comunità cubana questa massificazione e socializzazione?

Si parla ogni volta di più investimenti e più posti di lavoro, ma questo è sinonimo di più ricchezza e migliore stile di vita?

Per ora Airbnb ha spedito un suo team alla ricerca di proprietari che vogliano entrare nel mondo del turismo web promettendo una visibilità e un risvolto pubblicitario fino ad ora impensato sull’isola di Castro.

Dal mio punto di vista posso vedere facilmente delle nuove realtà turistiche che arricchiranno qualcuno, magari neanche cubano, mentre faranno ombra a molte realtà locali tradizionali, ma magari non sarà così.

Non trovi sia un trend quasi semplice e ripetitivo che si sta facendo spazio un po’ in tutto il mondo uccidendo le particolarità?

Condivisione e socializzazione stanno unendo il mondo o lo stanno appiattendo? Non si può rifiutare la modernizzazione, si può solo sperare che questa modernità e cultura occidentale non soffochi totalmente quella locale riuscendo a trovare un sodalizio più equilibrato.

Intanto, per chi non è stato a Cuba è probabilmente l’ora di partire, prima che le nuove realtà economiche snaturino questa affascinante isola.