Come ogni anno, le reti nazionali ci bombardano con i messaggi e gli spot che ci ricordano che sta per scadere o è scaduto il termine per pagare il canone Rai intimandoci di pagarlo per non incorrere nella sovrattassa.
Posto che il canone Rai è già di per se una sovrattassa, pagarlo è comunque un dovere del contribuente in quanto imposta dello Stato (e dallo Stato…). E fin qui tutto bene. Anzi, tutto male. Vediamo perché.
Ieri guardando un servizio sull’ormai noto naufragio della Costa Concordia, il TG2 ha mandato delle immagini, dichiarando che provenivano dall’ interno della nave durante i minuti immediatamente successivi allo schianto.
La sera stessa appare su Facebook un link: “Bufala del TG2”. Le immagini trasmesse sono state in realtà prese da un video che su Youtube che si riferisce alle difficoltà affrontate dalla Pacific Sun Cruise nell’agosto 2010, investita da un’onda anomala, guardate la foto:
Prendere le immagini dal web, o mandare in onda riprese effettuate con telefonini e smartphone, ormai sembra sia diventata un’abitudine consolidata per almeno il 50% dei servizi. E altrettanto consolidata pare sia diventata la malsana abitudine di associare notizie di cronaca ad immagini di filmati presi da internet, girati chissà quando e chissà dove.
Ma quando impareranno la lezione? Il web non perdona e non dimentica. Queste sono cose che abbiamo ripetuto più volte, e nonostante gli appelli alla televisione affinché si svegli dal torpore che l’ha colpita, e gli appelli degli utenti ai giornalisti perché facciano al meglio il proprio lavoro, la Rai se ne infischia altamente, propinando sempre le solite bufale da 112 euro l’anno.
A tanto infatti ammonta il canone per questo 2012. Centododici euro che per il bilancio familiare significano una spesa medio-consistente al supermercato per i generi alimentari per diversi giorni.
E dobbiamo pagare ancora il canone Rai? Su Facebook ci sono gruppi che illustrano come, chiamando il tecnico e facendosi “piombare” i 3 canali, sia possibile risparmiarsi questi cento e rotti euro. E ci sono altri gruppi che tacciano la Rai di informazione discutibile, qualità dei programmi opinabile e costi scandalosi.
La frase che mi ha fatto più ridere (e anche riflettere…) è stata: “Pagare il canone Rai è come andare al ristorante e pagare 112 euro per mangiare cachi verdi…”.
Voi gli dareste torto?
3 comments
Personalmente preferisco usare internet per l’informazione, perchè ormai la televisione crea solo una disinformazione pilotata da chi la dirige. Essendo una studentessa fuori sede e vivendo da sola ho potuto scegliere di non avere nemmeno la tv. Viva internet!
Quoto Erika! Pur avendo lavorato in tv e amando molto la televisione locale, dal 2009 ho scelto di non avere più a tv a casa.
a me da tremendamente fastidio la pubblicità che ci obbliga e sottolineo ci obbliga a pagare il canone rai…….sinceramente in questo periodo di crisi non è giusto che la rai paghi a fior di quattrini (cioè nostri soldi) i loro ospiti per così dire importanti……….per me potrebbero fare a meno…………….tutto ciò mi fa schifo…………