Nello scenario competitivo attuale, le aziende sentono sempre più la necessità di competere efficacemente per la promozione sul Web. Ciò avviene attraverso il ricorso ad una Web Agency o Webmaster che offre la propria consulenza sull’ottimizzazione del sito internet aziendale.

L’attività svolta per conseguire il miglior posizionamento possibile nei motori di ricerca, consiste in parte, in una ottimizzazione sulle pagine del sito, ed in parte, in un’ incremento della popolarità in rete.

 

Cosa si intende per posizionamento?

 

Il posizionamento di un sito internet consiste nell’ indicizzazione di tutte le pagine del sito internet aziendale sui vari motori di ricerca ed essere nella vetta più alta con determinate parole chiave.

Verificare l’effettivo inserimento delle pagine di un sito è semplice: prendendo come riferimento Google (il motore di ricerca più diffuso), basta digitare nella casella di ricerca “site:nome-del-sito.xxx”, ed è possibile vedere quante pagine del sito sono indicizzate.

Attenzione prima di stipulare il contratto?

 

Il rapporto tra chi realizza o ottimizza il sito e cliente è regolato da un accordo, ma cosa avviene quando il cliente decide di interrompere questo accordo? Di chi è la proprietà del posizionamento ottenuto fino a quel momento?

In tale evenienza le aziende devono fare attenzione:

  • che il sito internet aziendale sia effettivamente indicizzato: può infatti succedere che chi realizza il sito non abbia lavorato all’indicizzazione delle pagine del sito del cliente, ma abbia semplicemente costruito una landing page (spesso non di proprietà del cliente) che indirizza con un link alla Home page del sito del cliente. In tal caso non si può parlare di posizionamento, in quanto al termine del contratto che ha realizzato il sito può rimuovere il link sottraendo valore al sito del cliente.
  • che chi ha realizzato il sito può rimuovere tutte le pagine indicizzate del sito aziendale dai motori di ricerca.
  • di non aver acquistato visibilità a pagamento tra gli “annunci sponsorizzati” sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Anche tale forma di visibilità non va confusa con il posizionamento delle pagine tra i risultati “organici”, cioè quelli che derivano solo dal lavoro di ottimizzazione svolto.

Correttezza etica o giuridica?

E’ importante ricordare che un rilievo fondamentale riveste il contratto stipulato con chi realizza o ottimizza il sito. In un caso recente, infatti, il giudice ha ritenuto lecito il comportamento di una Web Agency che, invece di svolgere il servizio di posizionamento a favore del cliente, aveva semplicemente creato una landing page con un link al sito del cliente.

Tuttavia, in assenza di una consolidata giurisprudenza in merito, spetta agli operatori del settore stabilire quali siano i comportamenti accettabili e quali no da un punto di vista etico.