La diffusione capillare di Facebook e Twitter nella nostra vita è normale citarli quotidianamente.

Ma quando questo viene fatto in televisione non è pubblicità occulta?


La legge è abbastanza chiara in proposito, non è possibile promuovere prodotti o servizi al di fuori degli spazi pubblicitari ad essi dedicati.

Se in Italia il problema non si è mai posto, in Francia l’istituzione che regolamenta le comunicazione radio e tv ha imposto di non utilizzare le parole Facebook e Twitter se non sono direttamente correlate alle notizia.

In pratica le emittenti televisive all’interno dei programmi non potranno più invitare gli utenti ad iscriversi alle loro pagine di Facebook o Twitter a discapito di tutti gli altri Social Network presenti nella rete.
La domanda che sorge spontanea è se siamo noi Italiani ad essere indietro o sono invece i francesi troppo avanti?