La comunicazione è sempre stata la salvezza dei popoli, la manna per cui (babele a parte) gli uomini si riconoscono fieramente simili. Il linguaggio ed i metodi per trasferire le informazioni e gli stati d’animo da un essere all’altro sono tra i primi insegnamenti dell’uomo da che mondo è mondo. Del resto cos’è una società senza la comunicazione? Cos’ è un uomo senza altri uomini?
Non per tutti però comunicare è scontato, checché se ne dica fino ad anche solo una decina di anni fa il poter avere contatti con persone lontane da sé poteva essere un problema insormontabile, per noi gente fortunata in vacanza, ma soprattutto per altri gruppi di persone, più coraggiosi di noi forse, che hanno lasciato la propria famiglia nelle terre natie per cercare lavoro e fortuna qui da noi.
Un problema che ha sempre colpito enormemente una grossa fascia della popolazione, quella di tanti colori e tante etnie, quella degli immigrati.
Persone che per dare la buonanotte ai propri bimbi rimasti in Paese erano disposti a raggiungere angusti e costosi call center internazionali, pagando tanti e tanti soldi, e spesso ritrovandosi a fare i conti con le monetine in tasca.
Poi è arrivata la telefonia cellulare, e queste persone sono diventate solo alcune delle tante vittime designate per le compagnie telefoniche nazionali.
Tante offerte rivolte a loro, alle loro condizioni, al loro stato di necessità di un bacio soffiato per telefono dall’amata dall’altra parte del mondo. Ma non è tutto oro, o bontà, ciò che luccica.
Queste offerte erano in grado di ingigantire un bisogno, neanche tanto latente, e renderlo insopportabile.
E’ la strategia del marketing moderno, creare o stimolare una necessità esistente, per poi proporre la propria soluzione, chiavi in mano, proprio quando questa sembra essere irraggiungibile.
Ma il sogno delle compagnie telefoniche, e dello sfruttamento preterintenzionale di tanti immigrati devoti alla famiglia d’origine, è crollato. Internet e la sua diffusione nel popolo dei comuni mortali ha dato un taglio alle bollette ed alle ricariche dei poveri cellulari extracomunitari.
Grazie agli istant messenger oggi, ed un minimo di padronanza di un pc, chiunque può connettersi a banda larga e chattare, video chiamare e video ascoltarsi con i propri cari a prezzi decisamente abbordabili.
Vogliamo credere che a fronte di un portatilino senza pretese (costo medio 250 euro) ed una connessione flat mensile, un giovane immigrato non risparmi sulle telefonate internazionali come faceva una volta?
Et voilà la terapia market tara d’urto è arrivata, puntuale e colorata, e giù di cartelloni ed autobus tappezzati di offerte-su-misura per albanesi, russi, turchi, rumeni, cinesi etc…
Eh si, le nostre care compagnie nazionali hanno preso una bella botta quando si sono accorti che essere extracomunitari non vuol dire essere stupidi, chissà cos’altro si inventeranno ora le agenzie pubblicitarie per far tornare in auge il caro vecchio telefono cellulare. Magari potrebbero pensare a cambiare supporto, perché non riprovare con le lettere?
Sia mai che una buona strategia di comunicazione possa rilanciare la scrittura su un foglio vero….
One comment
si..e quindi?