Si è conclusa la prima edizione di Inbound Strategies ed io c’ero, tra palco e realtà. Gli organizzatori Ivano di Biasi e Ivan Cutolo hanno affidato la registrazione dell’evento a Stravideo.
Due giornate di formazione per parlare di Inbound Marketing e SEO, dove tra palco e realtà si sono alternati momenti di formazione e fermento con situazioni simpatiche tanto da rendere l’evento pratico ma anche frizzante.
Non voglio spoilerare i temi affrontati all’Inbound Strategies (se vuoi una panoramica di come si è svolto l’evento ti consiglio di leggere questo post) ma raccontare il c.d. dietro le quinte con aneddoti che mi hanno colpito.
Dopo chilometri di strada per raggiungere la location dell’evento alle porte di Milano, all’Hotel Principe dei Sassj, la sala era enorme pronta ad accogliere tutti i partecipanti, con lo staff abbiamo preparato chilometri di cavi. La prima giornata inizia con Salvatore Russo, moderatore dell’evento che approfittando di una défaillances del microfono dell’hotel, ha ripetuto l’apertura con un’entrata briosa.
Bene…i microfoni richiedono la mia attenzione, mentre la sala si concentra sui relatori io mi occupo dell’audio che deve essere perfetto sia per i presenti in sala che per le registrazioni. I capricci dei microfoni vanno tenuti sotto controllo anche se riconoscono il supporto di una mano non proprietaria ci accompagnano per tutta la durata dell’evento. Persino il proiettore riscaldato resiste fino all’ultima slide.
Non è solo il proiettore a sentir caldo, la temperatura in sala si scalda quando arriva Aranzulla, guest star attesa da tutti: “il genio tecnico prestato al content marketing”, così lo definisce Salvatore Russo al termine dell’intervista doppia (Salvatore + Salvatore). Io posso dire che lui è più bravo, ma in quanto a capelli ne ho di più. 😉
E se a tutti gli eventi le pause caffè sono le più attese, all’Inbound Strategies c’è stata una pausa che senza nessun dubbio è stata apprezzata da tutti. La birra ha fatto colpo, ed è quello che ci voleva dopo la giornata intensa.
E se a tutte le domande si potesse rispondere in modo preciso e diretto ci sarebbero troppe certezze, e quando sale sul palco Massimo Fattoretto arriva la parola giusta: DIPENDE…DIPENDE, e non si tratta di una mera ispirazione alla canzone di Jarabe de Palo ma una parola magica che sta bene un po su tutto. Perchè nel Web Marketing ci sono sfumature che non possono essere sottovalutate.
Mentre l’Inbound Marketing raccoglie firme per l’avvio di una nuova branchia del Web Marketing io ho registrato il dominio:”Dipende Marketing“, perchè nel Web come nella vita, dipende sempre da qualcosa o qualcuno, tutto dipende. Io intanto ho comprato il dominio, poi si vedrà.
Si torna sempre dove si è stati bene quindi aspetto la seconda edizione di Inbound Strategies, la formazione del Web Marketing è una costante della mia vita e del mio lavoro.