Tutti si preoccupano su internet di dare consigli su come difendersi dalle truffe di Groupon. Una breve ricerca su google permette di farsi una idea di quante persone abbiano avuto disagi con il più famoso sito di Couponing (pratica online meglio conosciuta come Social Shopping), ma anche con gli altri due grossi competitor (Let’s Bonus, in primis, sembra essere spesso terribile, e Groupalia).
Peccato che queste attenzioni siano dirette sempre e solo agli utenti finali.
Non esiste al momento una documentazione che possa essere di supporto per le aziende che decidono di inserire nel loro marketing plan l’utilizzo di Groupon e simili per lanciare i propri prodotti o servizi.
Dunque ecco una manciata di regole che ottimizzeranno, in sicurezza, le entrate aziendali grazie ai siti di Social Shopping.
Regola n.1 Il Customer Care
Spesso, per provvedere al meglio ai propri clienti che hanno scelto le nostre offerte su Groupon e compagni, la soluzione migliore è offrire loro un servizio di assistenza dedicato, o se non è possibile, formare il nostro customer care perfettamente in modo da dare un riscontro immediato, pronto e preciso, per ogni tipo di esigenza nasca dalla collaborazione con i servizi di Social Shopping.
Regola n. 2 Il Dialogo con l’Azienda.
E’ fondamentale, anche per render possibile il primo punto, pretendere, prima di firmare per una collaborazione con uno o più servizi di Social Shopping, una assistenza ed un supporto continui e immediati. La comunicazione ideale tra la nostra azienda e chi ci offre il servizio di couponing deve essere costantemente aperta. In caso contrario non disdegniamo di scegliere un’altra realtà.
Regola n.3 Groupon non ha il monopolio.
Esistono oggi diverse altre realtà di Social Shopping, magari meno conosciute, ma che vantano molta meno visibilità negativa di Groupon. E che, per fortuna, si impegnano a fare della loro chiarezza e correttezza, il loro valore aggiunto rispetto ai colossi già più conosciuti.
In questo contesto è utile ricordare che oggi molti dei potenziali clienti che già utilizza offerte di Social Shopping, fa uso anche di servizi tipo “Tuttodeal”, che raccoglie ciclicamente le offerte di tutti i siti di social shopping (al momento sono 5 o 6) e invia l’elenco completo di offerte ai potenziali fruitori direttamente via mail. Per cui è molto più semplice arrivare al cliente anche se questi non viene a sbirciare costantemente il sito di social shopping con cui abbiamo scelto di collaborare.
Regola n.4 Se non ci piace, facciamoci sentire.
Chi l’ha detto che solo il consumatore finale deve essere tutelato? Se sanno a chi rivolgersi anche le aziende che firmano una collaborazione con questi siti e non sono soddisfatte possono chiedere che siano tutelati i propri diritti.
A questo proposito ricordiamo che Adiconsum ha attivato due caselle di posta elettronica per combattere efficacemente delle truffe online partendo dalle segnalazioni.
La prima email a disposizione è ecommerce@adiconsum.it, la seconda, concepita principalmente proprio per problematiche legate al couponing online è socialshopping@adiconsum.it.
Tenere entrambe a portata di mouse non fa mai male.
Qualche che sia la nostra scelta aziendale, si tratta di una strategia di marketing e, come per ogni veicolo pubblicitario, di impiegare una parte del nostro budget aziendale in un investimento che non ha sicuri margini di rientro, ma che sicuramente crea un potenziale di brand awareness davvero importante.