Se pensate che sia assurda l’idea di un quartiere a luci rosse a Napoli, forse non sapete che potrebbe essere una realtà molto concreta. Il sindaco De Magistris ha ipotizzato la nascita di un quartiere a luci rosse a Napoli, in modo da prendere tre fave amare con un colpo solo: far pagare le tasse alle prostitute, garantire loro un costante controllo sanitario e ripulire le strade dalla criminalità.
Ad Amsterdam questa realtà è più che consolidata anzi, ha fatto la fortuna della città; ma in Italia è diverso, essenzialmente perché l’ipocrisia comune e l’intromissione del clero vede il marcio laddove ci sarebbe un’opportunità per regolare qualcosa che al momento è fuori legge: lo sfruttamento della prostituzione e tutta la criminalità che genera.
Il dibattito acceso – anzi, bollente – ovviamente non accenna a placarsi. Risolvere un problema antico quanto il mondo ci sembra, francamente, una pretesa assurda; ma rendere controllata e più sicura la prostituzione, ripulendo le strade da donne discinte e criminali, è un’idea davvero così scandalosa? Secondo voi, è più inopportuno temere il degrado sregolato e pericoloso, o cercare di regolarizzare il mercato del sesso con un quartiere a luci rosse a Napoli?