La forza della Tv non si arresta, nonostante le marce indietro per cedere il posto alla rete ed all’interattività dei nuovi mezzi di comunicazione.

C’è ancora chi ad internet preferisce (pigrizia intellettuale?) mettersi davanti allo scatolone magico e subire come in una ipnosi tutto quello che la tv ci propina ancora, attraverso la pubblicità tradizionale, ovvero la verità impartita per bocca di qualcuno che dovrebbe non poter dire bugie.

Questa volta stanno per esagerare, me lo sento. Non è uno scherzo.

Dopo un referendum in cui gli italiani hanno pubblicamente dichiarato di essere contro il nucleare, arriveranno gli spot televisivi per convincere la nostra nazione che questo tipo di energia non comporta rischi per la vita e la salute.

Nonostante la non trattabilità delle scorie radioattive che il nucleare produce. Nonostante la evidente strage che ancora porta danni, a distanza di 23 anni, dopo l’esplosione della centrale di Chernobyl. Nonostante il fatto che l’Italia si sia già espressa.

Ma non voglio star qui a far cronaca, a discutere sull’eticità o meno di un gesto del genere e sulla credibilità o meno del soggetto da cui l’idea è arrivata.

Mi soffermo sul mezzo scelto, la cara vecchia e potente tv, e sul potere comunicativo che il mezzo televisivo ancora è capace di portare con sé. Fino a questi livelli. Potere di una “certa” comunicazione, di cui è impossibile negare l’evidenza, per cui ciò che esce dalla Tv sia ancora la Parola con la P maiuscola. Certe cose fanno riflettere.

Un po’ come le modelle anoressiche (che tra l’altro in Tv dicono, sembrano tutti più grassi…) che convincono di una bellezza inesistente ed inarrivabile oppure le soubrette televisive più o meno giovani che convincono di una giovinezza artificiale pericolosa ed inutile.

E’ strano ed affascinante come, in un’epoca in cui sembra che il potere dell’informazione, libera e corretta, sia nelle mani di tutti coloro che abbiano qualcosa da dire e che vogliano spargere il seme della buona cultura sul mondo, un mezzo già così antiquato abbia ancora tanta influenza sulle menti moderne.

Non mi meraviglierebbe se con l’intento di fermare l’inquinamento, qualche mente malata arrivasse a proporre spot in tv che convincano la gente a mangiare a bere meno.

Sembra la fonte dell’eterna verità oggi la tv, che tiene in balia soggetti non troppo pensanti e li manipola come marionette, a piacimento di chi ha il potere per stare dietro la scatola ed impartire lezioni più o meno discutibili di vita.

Perché se tutti fossero già evoluti e seguissero la vicenda su internet e sulle fonti libere, magari sarebbe difficile un ‘opera di convincimento così totale, magari si potrebbero semplicemente leggere un paio di campane in più, e non soltanto ascoltare il suono di una campana unilaterale.

Solo un ding, senza un dong… che monotonia. E’ questo del resto il bello delle nuove tecnologie, il potere di rispondere, il potere di far figurare anche chi non è d’accordo.

Il potere del confronto, che la televisione non ha mai avuto e della cui mancanza ha sempre fatto gioco forza, imponendo la sua forza sovrana quando aveva il monopolio e nessun nemico: solo sudditi adoranti che la veneravano come un feticcio parlante.

Quella scatola di suoni e colori che ha cambiato il mondo.

In fondo ci sono tante idee che nascono come positivamente rivoluzionarie … e trasformano la loro strada in mano a chi le mette in pratica.

Meditate gente, meditate.