Quanto è importante un numero di telefono per un’azienda che deve vendere un servizio o un prodotto? Può influire sulle vendite e sulla quantità dei contatti degli utenti?

Per spiegarlo, farò riferimento ad un episodio di qualche giorno fa.
Un mio cliente che vende i prodotti della sua azienda tramite televendita e sito web, ha avuto un problema tecnico con il numero che andava in sovraimpressione durante la trasmissione. Il numero utilizzato era un 848 a tariffazione ripartita.

Questo numero è stato sostituito con un normale numero locale con prefisso di Roma. Risultato? Alla sostituzione del numero è corrisposto un netto incremento dei contatti telefonici!

Dopo aver sostituito il numero 848 con un numero locale, abbiamo quindi deciso di attivare dei numeri “urbani”, per le regioni interessate dai servizi dell’azienda. Le vendite del prodotto sono di gran lunga aumentate! Questo lascia chiaramente intuire quanto il numero di un’azienda faccia la differenza.

Come si spiega questa differenza? Facciamo un salto indietro, e precisamente negli anni ’90, quando si diffusero gli ormai famigerati numeri a pagamento, 144 e 166 (in seguito trasformati in 899).

La pessima fama di questi prefissi ha influenzato le numerazioni similari come appunto gli 848 e 840. Questo, per un’azienda che li utilizza, può tradursi in un notevole calo dell’utenza causato dalla scarsità di informazioni circa le numerazioni a tariffazione ripartita, che invece prevedono che il titolare dell’utenza si faccia carico del 50% del costo della chiamata, addebitandone solo la restante parte al chiamante.

Il consiglio, quindi, è quello di non sottovalutare il fattore “numero di telefono” (attivando anche un numero Voip, ricevere la chiamata è addirittura gratuito) quando si decide di fornire i contatti della propria azienda ai clienti, perché a parità di prodotto o servizio offerto, un numero telefonico può fare la differenza tra un potenziale cliente e un semplice “passante”.