Le ferie sono già volate, più veloce della luce, e magari avete approfittare delle offerte e prenotato online un viaggio low cost. Giusto, ho indovinato? Bene, allora non odiatemi troppo per la notizia che sto per darvi: il volo low cost, forse, lo avete pagato molto più del dovuto.

Una recente inchiesta dell’Economist ha infatti messo in luce come numerosi siti di brokeraggio di viaggi online si avvalgono di sofisticati sistemi per capire – o meglio intuire – il tenore di vita di chi sta prenotando, e su questo dato stabilire il costo. Un esempio concreto? Se state usando un Mac, si suppone che guadagniate più di una persona che usa il pc, e di conseguenza l’offerta avrà un costo più altro.
Ancora: il software alla base del sistema di “spionaggio virtuale” è in grado di profilare la vostra identità basandosi sulle informazioni provenienti dai cookies che lasciate in giro navigando, e da quelle che condividete su Twitter, Facebook e altri social network.

La prossima volta che vorrete prenotare un volo low cost on line, magari durante l’anno per concedervi un week end lontano da città e lavoro, fate attenzione e adottate alcune accortezze: collegatevi da un pc (se vecchio, tanto meglio), chiudete i social network prima di prenotare un viaggio low cost online, tenete aperte contemporaneamente le schermate di più siti competitor, e non acquistate subito il volo, ma tornate più volte sul sito in modo che, vedendovi indecisi, il software-spia sia propenso a farvi un prezzo di favore.

Che dire, cambiano i mezzi, si affinano le tecnologie, ma le regole della contrattazione restano sempre valide, al mercato del pesce come sul web.